Intangible Presences: Images Bridging Lives: Godwin Champs Namuyimba
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Primo Marella Gallery Milano è lieta di presentare l'ultima mostra personale di Godwin Champs Namuyimba, intitolata Intangible Presences: Images Bridging Lives, che inaugurerà giovedì 9 Ottobre.
Nato nel 1989 a Masaka, in Uganda, Godwin Champs Namuyimba è considerato una delle voci più interessanti della nuova generazione di pittori contemporanei africani. Dopo aver conseguito la laurea in Belle Arti presso l'Università Kyambogo di Kampala nel 2017, ha rapidamente attirato l'attenzione internazionale, esponendo in Europa, Stati Uniti e Asia, con opere ora conservate in importanti collezioni private e pubbliche, tra cui il Mudam - Musée d'Art Moderne Grand-Duc Jean in Lussemburgo.
La pratica artistica di Namuyimba ruota attorno alla figura umana come mezzo per interrogarsi sull'identità, l'individualità e i costrutti sociali che plasmano la vita quotidiana nell'Africa postcoloniale. I suoi ritratti, spesso monumentali e saturi di colori vivaci e contrastanti, sospendono i suoi soggetti in spazi che sono allo stesso tempo familiari e onirici. Volti, gesti e posture sono resi con intensità cruda e delicata intimità, offrendo allo spettatore una narrazione potente che va oltre la tela.
Con “Intangible Presences: Images Bridging Lives”, Namuyimba riflette sulla doppia origine delle sue immagini, tratte sia da fotografie trovate online che da esperienze personali vissute. Ogni dipinto diventa un ponte tra queste due dimensioni: il virtuale e il reale, l'ispirazione e la realtà. Le figure che emergono sulla tela non sono solo frutto dell'immaginazione, ma anche testimoni delle realtà tangibili dell'Africa postcoloniale. In questo modo, il lavoro dell'artista trasforma le immagini in narrazioni, dove la creatività trasforma frammenti di vita in presenze potenti e condivise.
Namuyimba, sebbene riconosca l’importanza della sua formazione accademica nel fornire una solida piattaforma di partenza, sottolinea come gran parte della sua pratica sia frutto di un perc
Namuyimba usa la figura umana per raccontare storie che parlano di identità, razza e unicità dell’individuo, con uno sguardo rivolto all’Africa di oggi. Le sue opere prendono ispirazione dall’Afrocentrismo, un punto di vista che mette al centro la cultura africana, in contrasto con la visione europea tradizionale, e che spesso si apre anche all’idea di un futuro possibile, immaginato e desiderato per il continente africano. Attraverso simboli, colori e richiami alla vita e alla tradizione africana, Namuyimba valorizza l’identità del proprio contesto, proponendone una lettura personale, forte e indipendente.
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Godwin Champs Namuyimba, Serenity, 2025, Acrylic on canvas, 120 × 110 cm
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Dal punto di vista pittorico, le sue tele sono dominate da colori audaci e squillanti, applicati con pennellate ampie, decise e vibranti. Le prospettive adottate sono spesso distorte e vertiginose, generando un senso di disagio spaesante, ma intenzionale. È proprio in questa tensione tra bellezza e disorientamento che l’artista trova una forma di poesia involontaria, un cortocircuito visivo che apre nuovi spazi interpretativi. La tecnica di Namuyimba, che privilegia l’uso di acrilici su tela, si distingue per un tratto libero e istintivo, capace di evocare con forza la fisicità del soggetto e l’energia emotiva della scena. In certi passaggi, le sue pennellate ricordano l’espressionismo europeo, ma rielaborato attraverso una lente africana, che ne stravolge la grammatica visiva per affermare un linguaggio autonomo e originale. Le composizioni sembrano invitarci a entrare nell’opera, a guardarci intorno da punti di vista inconsueti, come se fossimo anche noi presenti all’interno della scena rappresentata.
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Godwin Champs Namuyimba, Watcher, 2025, Acrylic on canvas, 125 × 110 cm
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Opere
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GODWIN CHAMPS NAMUYIMBA
Intangible Presences: Images Bridging Lives
Primo Marella Gallery Milano
opening
giovedì, 9 ottobre 2025
18:00