L’ultima mostra personale di Arvin Golrokh, Bicharegan, è presentata su Il Giornale dell’Arte.
L’articolo mette in evidenza i temi dell’esclusione e della marginalità, esplorati ed esposti nella mostra attraverso un potente linguaggio visivo che colloca le figure in uno stato sospeso tra presenza e assenza.
Le opere di Golrokh sono caratterizzate da una matericità pulsante e da una costante tensione tra luce e ombra. Le figure emergono e si dissolvono all’interno di superfici dense, trasmettendo il peso, la vulnerabilità e la crudezza dell’esperienza vissuta. Attraverso questo dialogo, l’artista restituisce la complessità del reale, dove visibilità e cancellazione coesistono.
L’articolo affronta inoltre il percorso intenso e introspettivo sulla fragilità umana offerto da Bicharegan, dando forma a coloro che vivono ai margini e restituendo profondità e densità a narrazioni spesso lasciate invisibili.