• SPECIAL PROJECT Kenji SugiyamA Primo Marella Gallery Milano

    Kenji Sugiyama, Gaze into the Distance, 2024, tecnica mista (carta, specchio, tavola di legno, acrilico, argilla epossidica), 165 × 50 × 50 cm

      SPECIAL PROJECT

     

    Kenji SugiyamA

     

     

    Primo Marella Gallery Milano
  • La Primo Marella Gallery è lieta di presentare una project room dedicata a Kenji Sugiyama, artista giapponese la cui ricerca visionaria esplora la memoria personale, la percezione visiva e il concetto di spazio come esperienza interiore. In questa occasione, la viewing room si concentra su Gaze into the Distance, ultimo sviluppo della sua serie in continua evoluzione che trasforma ambienti intimi – da musei immaginari a biblioteche della memoria – in luoghi immersivi e stratificati. Ispirata a un vecchio teatro, l’opera si configura come un grande occhio che osserva e invita ad essere osservato, dove ogni spettatore è chiamato a diventare parte integrante dell’opera, in un intreccio di ricordi, proiezioni e visioni. Questo nuovo corpo di lavori segna una transizione significativa nella pratica dell’artista, che sposta l’attenzione da un'esperienza ravvicinata a uno sguardo che si perde nella distanza, trasformando lo spazio espositivo in un labirinto teatrale di memorie condivise.

  • MUSEO

     

    "Ho creato una serie di opere intitolate Institute of Intimate 'Museums'. L'obiettivo di IIM è far sì che le persone prendano coscienza dell'atto inconscio di 'vedere'. Utilizzando uno specchio in modo efficace, gli spettatori sono sorpresi nel vedere le opere. Successivamente, sono invitati a riconsiderare cosa significhi veramente 'vedere'.

    Le opere esposte in questa occasione appartengono anch'esse a questa serie. Che immagine associ allo specchio? Alcuni potrebbero immaginare che ci sia un altro mondo nello specchio, altri potrebbero dire che è solo un fenomeno di riflessione. Ci sono anche persone che lo trovano strano, dato che l'immagine che riflette è invertita da sinistra a destra, ma mai da sopra a sotto.

    In questa installazione, uno specchio, che in passato veniva utilizzato come dispositivo (parte delle opere), ora ha la funzione di evocare un'immagine di contrasto tra le opere e lo spazio circostante."

     

    - KENJI SUGIYAMA

     

    Kenji Sugiyama, Outside 1, 2024, tecnica mista (carta, specchio, tavola di legno, acrilico), 184 × 87,3 × 49 cm
  • Inside | Outside

  • Lo spettatore nello spazio dell'opera

    Kenji Sugiyama, Inside 2, 2024

    tecnica mista (carta, specchio, tavola di legno, acrilico, argilla epossidica), 57 × 20 × 20 cm

    Lo spettatore nello spazio dell'opera

    Al centro della pratica di Kenji Sugiyama c’è la metafora della matrioska, una struttura a incastri che riflette il continuo sovrapporsi di spazi e tempi all’interno delle sue opere. Questi mondi stratificati accolgono lo spettatore invitandolo a un’esperienza immersiva, in cui memoria e immaginazione si intrecciano in un gioco di specchi e riflessioni. Le installazioni si configurano come ambienti-labirinto, dove l’atto di osservare si trasforma in un processo circolare: il visitatore diventa parte dell’opera, e l’opera stessa si trasforma in un dispositivo che sollecita un dialogo intimo tra passato e presente. Richiamando la riflessione proustiana sulla memoria, quella capacità di risvegliare il passato attraverso sensazioni apparentemente casuali, Sugiyama propone una nuova consapevolezza dell’esperienza visiva, invitando a scoprire come ogni percezione sia unica e irripetibile, costruita dentro e fuori da sé.

  • OPERE RECENTI

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